Perche’ rivolgersi alla Medicina Tibetana?

La medicina tibetana sempre piu'apprezzata

Tibetan and Western Integrative Medicine Symposium, 5 – 6 ottobre 2018, Stanford University, USA

La Stanford University School of Medicine invita i medici, gli operatori sanitari, i medici, i ricercatori e gli educatori più dedicati al mondo in medicina tibetana e occidentale a presentare le loro conoscenze e ricerche innovative in medicina tibetana, scienza clinica e medicina integrativa, il tutto con l’obiettivo di comprendere il concetti di questi diversi sistemi medici al fine di ridurre la sofferenza. 
La Medicina Tibetana è un sistema integrativo e olistico basato sui 5 elementi che sono i mattoni della dinamica mente / corpo. Questi elementi mantengono il nostro corpo in uno stato di equilibrio. L’assistenza fornita dalla Medicina Tibetana non è un approccio standardizzato, piuttosto è un approccio basato sulla costituzione unica di ogni individuo con l’obiettivo di fornire una modalità di trattamento distinta e personalizzata per mantenere l’equilibrio.

L'Unesco
e la Medicina Tibetana

Una delle pratiche della medicina Tibetana, come la moxibustione, nel 2010 è stata riconosciuta dall’Unesco, insieme all’agopuntura, Patrimonio Culturale dell’Umanità , e inserita tra i Patrimoni orali e immateriali dell’Umanità.

Ma l’intera Medicina tibetana è ora candidata ad entrare nella lista del patrimonio immateriale dell’umanità dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura.

Scienze mediche orientali

La medicina Tibetana riveste un ruolo importante tra le scienze mediche orientali.

I Tibetani la chiamano gso ba rig pa, scienza della guarigione, o tshe ring, della lunga vita.

E’ praticata non solo in Tibet, ora provincia cinese dopo l’occupazione militare del 1959, ma anche in Nepal, Ladakh (la parte nord orientale dell’India conosciuta come Piccolo Tibet), Butan, Mongolia, Siberia e da alcuni anni anche in occidente riuscendo ad attrarre l’attenzione e la passione di medici che attraverso la Medicina Tibetana ampliano la loro visione diagnostica e terapica.

La Medicina Tibetana è nata anticamente da una fusione tra la medicina tradizionale indiana, l’ayurvedica, la millenaria medicina cinese, quella araba, prendendo il meglio delle loro concezioni teoriche e pratiche e sviluppandole poi per ottenere una sua propria valenza ed identità che l’hanno resa famosa ben oltre i suoi confini.
Secondo la Medicina Tibetana l’uomo va considerato come un’unica realtà fisica, mentale, emozionale e spirituale. Tutti questi processi sono regolati da energie psicofisiche che ci mantengono in salute fino a quando esse sono tra loro in equilibrio mentre la malattia compare quando questo equilibrio viene a mancare.

Il medico Tibetano ha un approccio olistico verso il paziente. Ascolta il sintomo che il paziente comunica e cerca di risalire alla causa attraverso una visione che non si ferma solamente all’organo o all’arto o comunque al punto del corpo interessato. La sua indagine riguarda il corpo grossolano e il corpo sottile o energetico. E’ fondamentale indagare lo stile di vita, il comportamento, l’alimentazione, le reazioni emotive agli eventi piccoli o grandi che ogni momento della giornata viviamo e che somatizziamo in modo diverso in relazione al mix fisico ed energetico che contraddistingue ciascuno di noi e ci fa sentire un unicum.

Nel corso dell’anamnesi si osservano in modo particolare alcuni segni, come la lingua, gli occhi, le orecchie che forniscono informazioni preziose. Una specifica osservazione dell’urina fornisce altri elementi di valutazione. La polsologia e’ un altro elemento di indagine fondamentale, difficile da praticare, si raggiunge dopo molta esperienza. Il polso destro e sinistro rivelano non solo i battiti cardiaci ma anche la salute o i disagi dei nostri organi, cuore, polmoni, fegato, cistifellea, milza, colon, reni, e altro.

La diagnosi consente di capire in quale equilibrio sono le tre energie psicofisiche che regolano tutti i nostri processi fisici e mentali.  Individuando quale o quali tra esse sono dominanti sulle altre consente poi di indicare, in questa sequenza, quali comportamenti, regimi alimentari, terapie esterne e ricette a base di erbe sono da consigliare per tendere al loro riequilibrio. La risposta del Medico Tibetano e’ dunque una risposta rotonda che consente anche di evitare di consultare lo specialista (es. per la postura, per l’alimentazioneo per evitare di ingerire farmaci inutili, ecc.) Gestire le emozioni, praticare un’apposita meditazione puo’ risolvere problemi di stress e i relativi bruciori di stomaco ed evitare quindi i farmaci che la medicina moderna e la pubblicita’ consigliano che eliminano il dolore ma non la causa con i conseguenti danni collaterali che ogni farmaco porta con se’. 

Oggi va molto di moda la Mindfulness, un insieme di pratiche per combattere lo stress, un sistema messo a punto dal medico americano Jon Kabat Zinn. Ebbene la Mindfulness e’ una tecnica psicologica basata sulla meditazione tibetana “vipassana”. Conviene sempre andare all’originale  e non alla copia affidandosi ad una maestro che sappia indicarci la giusta strada e modo di praticare. D’altra parte anche la Mindfulness richiede di informarsi e partecipare ad un corso di formazione. A volte passando direttamente ad una delle terapie esterne tibetane consente di evitare l’assunzione di un farmaco. Una applicazione di moxibustione ad esempio puo’ risolvere agevolmente un problema di sciatica evitando anche in questo caso di ricorrere al farmaco. I trattamenti utilizzati lavorano a livello globale, ovvero a livello fisico, mentale, emozionale, spirituale. Dunque il medico tibetano e’ in grado di dare tutta una serie di indicazioni da seguire su stile di vita, comportamento, alimentazione, cure fitoterapiche e praticare terapie esterne che in sinergia danno grandi benefici.

Medicina Tibetana e alimentazione corretta
Comportamento e alimentazione appropriata sono fondamentali per mantenere in equilibrio il nostro sistema corpo-mente. L’impatto infatti sarà non solamente sul corpo fisico ma anche su quello emozionale contribuendo ad innalzare il pensiero e l’atteggiamento positivo nonché il nostro livello di buonumore.
E’ un atteggiamento olistico per trovare un equilibrio armonico che ci porta e mantiene il benessere aiutandoci a restare in salute. La medicina convenzionale occidentale attribuisce una grande importanza alla corretta alimentazione per perseguire una situazione di benessere e alcuni modi di dire sono ormai entrati nell’uso comune: “tu sei quello che mangi”.

Mentre in occidente gli alimenti vengono classificati in base al contenuto di proteine, amidi, grassi, sali minerali, vitamine, in Oriente i cibi vengono classificati in base a:
loro sapori
loro qualità
loro forza o energia riscaldante o raffreddante
azione specifica post digestiva

I sapori infatti attivano l’energia vitale; agiscono direttamente sul nostro sistema nervoso centrale attraverso le terminazioni nervose della bocca che sono collegate alle cellule nervose del cervello e alle terminazioni nervose gastriche e intestinali (il secondo cervello) che provvederanno allo svolgimento del processo digestivo.
Gusto, appetito, potere digestivo e salute sono strettamente collegati tra loro. Tutti noi abbiamo constatato che quando ci ammaliamo perdiamo spesso l’appetito e il senso del gusto. Non percepire i sapori e i gusti è sintomo che il nostro organismo non funziona più bene.
Il rifiuto di un determinato cibo in un bambino è una sana reazione di difesa naturale. I bambini d’istinto rifiutano i cibi e i sapori che alterano il loro equilibrio psicofisico. E’ sbagliato obbligare un bambino a mangiare certi cibi che rifiuta o lasciarlo per ore davanti ad un piatto che non vuole finire perché non gli piace. Quel rifiuto è ben motivato perché quel cibo aggrava un suo squilibrio energetico. I sapori arrivano direttamente al sistema nervoso centrale e i bambini comprendono immediatamente qual’è il cibo che a loro fa bene o male.

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